24 febbraio 2017
Cogita con noi, le domande del pubblico di “A modo Bio”
- Non hai avuto paura di vivere da sola durante questo anno di vita bio?
- Piove governo ladro e le piogge acide non risparmiano alcun tipo di coltivazione, come la mettiamo?
- Come e quando riconosciamo un prodotto bio-naturale?
- Dice che l’acqua di cottura del broccolo contiene tutte le medicine che l’ortaggio ha assunto durante la sua vita; quindi va buttata. Siamo disposti a rinunciare alle basi della pasta con i broccoli in tegame pur di salvarci?
- Anche i cani mangiano bio?
- Quale azione-soluzione proponi che possa aiutare i consumatori nella scelta, forse il bio è comunque la scelta meno economica ma più salutare?
- È difficile capire quanto sia bio la “Bottega Bio” sotto casa, quanto bio/non bio possiamo dare ai nostri bambini?
- Non si può semplicemente mangiare nella maniere più corretta per il rispetto della nostra salute? Tanto la parola “BIO” verrà poi sostituita con un’altra…
- BIO=VITA?
- Bio per essere sereni con la nostra coscienza
- Visto che parliamo degli interessi economici in gioco.. Chi organizza queste serate Cogito che interesse ha a farlo? Perché siamo qui?
- Se l’illusione può renderci meno infelici ben venga, anche quella del Bio
- L’esperienza è più difficile da sola o in compagnia?
- Se la via non è il bio, dove me ne vado io?
- È stato molto difficile trovare spunti comici sull’agricoltura bio? Soprattutto dopo un anno passato in un fienile, non ti veniva da piangere?
- Come gestire lo scrupolo di coscienza?
- Dicono che la frutta è veramente bio se c’è il verme, non sarà un “BAB-BIO”?
- Bio e qualità di vita, non dovrebbero camminare di pari passo? Non so! Mia nonna non aveva internet e nemmeno il Suv ma ha campato 93 anni in salute.
- Quanto deve costare il cibo bio per essere giusto per chi produce?
- Siamo bio o lo diventiamo?
- Se il bio è solo una fascia di mercato, guardare alla qualità servirà a qualcosa?
- Il problema è sempre legato al rispetto delle regole e ai controlli? Cosa possiamo fare per tutelarci oltre a leggere meglio le etichette?
- Ma allora che “dovemo magnà”?
- Siamo più inquinati di prima o solo più informati?
- Senza seguire le mode, ma un po’ di buon senso, con i piedi per terra!
- Dopo anni di cibo, come dite voi “assassino”, potremo disintossicarci?
- Vivere è lasciar vivere o provare a cambiare le cose?! E in questo ultimo caso, come?
- Come mangiare sano?
- Cogito e “ricogito”… e domando, il biologico non esiste?
- Bio si nasce o si diventa?
- Dopo la fase bio oggi sono molto più rivolta verso i cibi naturali: no certificazioni, sì al sano
- Se è chiaro biologico non significa sostenibile, cosa significa per te fare scelte sostenibili?
- Tutti siamo alla ricerca del bio forse per sentirci più vicini alla natura che ci manca.
- Un prodotto biologico non deve forse essere anche di produzione ecosostenibile?
- Più che il bio mi sembra utile valorizzare il Km0 e prodotti autoctoni.
- Ma in campagna, in realtà, si può vivere?
- È veramente biologico quello che vendono al supermercato?
- Perché hai abbandonato la fottuta campagna?! Poco coraggio?!
- Se anche il bio è una truffa, chi ci salverà?
- Se una zucchina è una zucchina, da Carrefour come da Naturasì, come superare la paura di “starsi avvelenando” mangiando quella del Carrefour?
- Io non sono per il bio, credo che il prodotto industriale sia sottoposto a più controlli soprattutto oggi.
- Non una domanda ma una constatazione disarmante: la scarsa attendibilità delle ricerche.
- Aldilà degli isterismi modaioli pro-bio, non pensi che sia utile che ciascuno ricerchi una propria consapevolezza da consumatore così da scegliere meglio cosa comprare?
- Le fragole, le melanzane, i peperoni sono bio? Ci sono sempre!
- Come capiamo che un prodotto è sano?
- Bio è di moda, ma forse è possibile rinunciare alla moda senza rinunciare al “più sano!
- L’orto urbano è bio?
- Il bio è compatibile con una popolazione di 7 miliardi di persone? Ma è davvero così buono? A me piacciono gli insaccati!
- Cosa hai scoperto o ritrovato di te stessa durante quest’anno “diverso” trascorso in campagna?
- In assenza di valori la gente si aggrappa al minimo segnale di pseudo-positività.
- Sono pienamente d’accordo con quanto detto. Senza ipocrisia dico e ammetto di fare molta attenzione comprando da ortolani o cose bio; detto questo, prova a comprare da Carrefour?!
- Perché il grano siciliano non si coltiva più in Sicilia?
- Sicuramente nella vita , in tutti i settori, compresa l’alimentazione, nulla è certo!
- Credere se il bio esiste davvero? Si vive meglio in un mondo che non esiste?
- Credere al bio è un atto di fede, parliamo di agricoltura integrata e controllata.